Approfondisci
Il monte di Venere
Il monte di Venere è una struttura adiposa che inevitabilmente diventa ptosica con il passare del tempo. Tanto maggiore è il sovrappeso tanto maggiore sarà il volume del monte di Venere e la sua ptosi nel normale processo di invecchiamento. I processi di dimagrimento determinano ulteriore importante ptosi tissutale. La caduta del monte di Venere si ripercuote sulla tonicità delle pareti vulvari e delle grandi labbra innescando un processo di ptosi secondaria genitale a causa della mancanza di trazione e del peso esercitato dal monte di Venere stesso sulle grandi labbra. Il sollevamento del monte di Venere si effettua per intervento di miaddominoplastica o addominoplastica. L'incisione dovrà essere tenuta molto bassa e modicamente arquata sui lati in modo tale da poter sollevare al meglio le grandi labbra.
Anatomia
Il monte di Venere è una struttura posta al di sopra della vulva e che confina con la parete addominale. E' data con una struttura adiposa in continuazione inferiormente con il tessuto adiposo delle grandi labbra e superiormente con il tessuto adiposo addominale. L'eccessivo volume e la ptosi del monte di Venere determinano processo di invecchiamento dell'area vulvare che risulta inevitabilmente meno tesa, sollevata, tonica.
Procedure
Le procedure variano a seconda del grado di adiposità e ptosi.
1) Liposuzione superficiale o laserassistita.
2) Puboplastica a incisione bassa.
3) Puboaddominoplastica.
1) La liposuzione superficiale o la più moderna liposuzione laserassistita, ovvero con l'ausilio di fibra laser CO2 permette di ridurre il volume pubico senza peggiorare la tonicità dei tessuti. Questa procedura può essere effettuata qualora il monte di Venere si presenti eccessivamente adiposo ma mantenga buone caratteristiche di tonicità.
2) Puboplastica: consiste nell'effettuare l'asportazione di una losanga di cute e sottocute con posizionamento di una cicatrice in una zona in cui normalmente si effettua il taglio cesareo. Si associa, se necessario, liposuzione dell'eccesso adiposo. Lo scopo è di sollevare il pube e di ottenere secondariamente la trazione sulla regione vulvare.
3) Si ricorre a puboaddominoplastica quando il pube si presenta eccessivamente ptosico e l'addome parimenti cadente. La cicatrice deve essere tenuta estremamente bassa al fine di ottenere il miglior risultato di trazione sulla vulva.
Come avvengono gli interventi: cosa aspettarsi
La puboplastica semplice può essere effettuata in anestesia locale o locale con sedazione, mentre la puboaddominoplastica necessita di anestesia generale o spinale.
Rischi e complicanze
I rischi della liposuzione sono oggi molto bassi e legati a ematomi e sieromi. I rischi della puboplastica e della puboaddominoplastica sono dati da: infezioni, sieromi, ematomi e sofferenza di tessuti. Dette complicanze sono però rare e se la procedura è effettuata da chirurghi competenti presenta nel complesso un tasso di complicanza basso.
Durante il taglio cesareo si può migliorare l'addome?
La risposta è sibillina: si e no.
Se la parte inferiore dell’addome della gravida è poco ptosico, allora Durante il taglio cesareo si può rimuovere una losanga di cute per tendere la parte inferiore dell’addome. La parte inferiore delle fasce addominali può essere migliorata contestualmente plicandola centralmente ovvero mettendola maggiormente intenzione.
Se l’addome molto globoso ehi dovuto fondamentalmente al cedimento delle fasce allora questa procedura si rivela inutile E talvolta dannosa perché mettendo in maggior tensione la parte inferiore E riducendo la prominenza inferiore si rischia di esaltare la globosità della parte superiore. In questi casi di gran lunga meglio attendere qualche mese E procedere ha una mini addominoplastica o a una addominoplastica completa.