Pigmentazione

Iperpigmentazione o pigmentazione irregolare possono essere antiestetici dettagli.
Leggete nell’approfondimento per conoscerne le cause e i trattamenti

Depigmentazione

Indicazione

cute eccessivamente pigmentata

Tecnica chirurgica

protocollo domiciliare+ laser depigmentazione

Procedura

10/20 min per 4 trattamenti in protocollo che dura 2 mesi

Complicanze

infiammazione, iperpigmentazione secondaria

Dolore post operatorio

no

Recupero

immediato

Piccole labbra troppo grandi ridotte senza incisioni

Indicazione
piccole labbra troppo grandi (ma non troppo)
Tecnica

riduzione ottica per aumento delle grandi labbra con lipofilling o acido ialuronico

Procedura
10/20 minuti, anestesia locale, ambulatoriale
Dolore
scarsissimo
Recupero
0-2 giorni

Lo sbiancamento: miti, realtà di un trattamento

E’ pensiero abbastanza comune che il colore rosa dei genitali sia più gradevole di quello scuro. Nella mia esperienza la maggior parte delle donne che richiedono una procedura di correzione delle piccole labbra alla domanda “Preferirebbe delle piccole labbra rosee o scure?” la risposta è costantemente la stessa: “Rosee”. Lo stesso vale per la regione perianale e perineale. Pare che il colore roseo sia il più gradito, il più rassicurante e probabilmente nell’inconscio più simile alla perfezione del modello anatomico adolescenziale e quindi della bellezza assoluta. Non trovo nulla di aberrante in una donna o in uomo che desiderano avere i genitali o l’area perigenitale maggiormente rosea. Il problema non è la liceità del desiderio di trattamento ma è la difficoltà estrema di trovare un trattamento appropriato di alta efficacia e basso tasso di complicanza.
La regione genitale è infatti di difficile trattamento per la delicatezza dei tessuti e la reattività talvolta imprevedibile dei medesimi. I trattamenti che si rivelano efficaci sulle pigmentazioni della pelle del volto si rivelano inefficaci o eccessivamente efficaci sulle mucose e sulla cute genitale. I laser che agiscono favorevolmente sulle pigmentazioni di altri distretti corporei devono essere utilizzati con appropriatezza e accorgimenti particolari.
I maestri della depigmentazione sono i dermatologi egiziani, indonesiani e arabi, che hanno a che fare con problematiche di pigmentazione infinitamente più complesse di quelle a cui siamo abituati noi. Loro, i maestri, con cui interfacciarsi alla ricerca di trattamenti con composti topici innovativi di efficacia e bassa reattività locale. La depigmentazione o sbiancamento è un mito ingigantito dai media, esarcato, quasi censurato dal pensiero comune un pò moralista ma è nella realtà una procedura poco richiesta

Metodiche di sbiancamento

Lo sbiancamento può essere ottenuto mediante l’applicazione di acidi depigmentanti. L’applicazione viene effettuata dal medico con una procedura che dura circa 15 minuti. Seguirà la prescrizione di opportuni cosmeceutici ovvero farmaci topici prodotti specificamente per ciascun singolo caso. E’ importante che ci sia una serrata comunicazione con il medico al fine di acclarare l’efficacia del trattamento domiciliare, l’assenza di complicanze. Si ricorre inoltre all’utilizzo di laser con capacità depigmentanti o blandamente esfolianti. Per esempio laser Neodimioyag, laser a CO2 o Erbium per migliorare la tessitura cutanea. L’effetto del laser a CO2 è di esfoliazione degli strati più superficiali di cute e mucosa.
Lo stesso meccanismo si ha con il trattamento ad Erbium sebbene abbia meno capacità penetrativa nei tessuti. CO2 e Erbium sono però in grado solo di trattare la superficie della pelle ovvero l’epidermide e il primo strato di derma. La produzione del pigmento avviene invece a livello del derma profondo dove sono posizionati i melanociti che producono la melanina, il pigmento che superficializzandosi dona il caratteristico colore scuro alla pelle. Il trattamento ideale quindi deve mirare a trattare sia la melanina che i melanociti. La complessità del trattamento richiede quindi un approccio multi sistemico mediante applicazioni di acidi, laser e terapie topiche.

Rischi e complicanze

Il rischio minore che si corre per trattamenti inappropriati è il mancato conseguimento di un risultato. Il rischio maggiore l’aumento della pigmentazione. Per ridurre al minimo le possibilità di rischio è tassativo rivolgersi a medici di comprovata esperienza nel settore.

Rischi e complicanze

I rischi sono dettati: 1) dal mancato conseguimento del risultato: questo avviene quando le caruncole imenali, ovvero i lembetti di destrutturazione dell’imene, non vengono uniti nel modo corretto. Questo determina una insufficiente resistenza durante l’atto coitale e la mancata fuoriuscita di cui gocce di sangue che per alcuni pare abbia ruolo così rilevante; 2) ricostruzione di una parete imenale eccessivamente rigida: si tratta di una problematica che può avere conseguenze antipatiche e che richiede il reintervento. Avviene quando l’imene viene ricostruito stringendo eccessivamente i lembi e determinando la formazione di un anello imenale rigido e non perforabile. In questo caso l’atto sessuale non può avvenire perchè l’imene non può frammentarsi perchè eccessivamente irrigidito. Il trattamento consiste nell’ammorbidire la struttura imenale.
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