Piccole Labbra

Le piccole labbra troppo grandi, troppo piccole, asimmetriche, troppo colorate. Per ogni condizione un trattamento specifico

Riduzione delle piccole labbra

Indicazione
Piccole labbra troppo grandio o asimmetriche.
Tecnica chirurgica
riduzione laser assistita possibilmente conservativa nel rispetto di sensibilita’ e vascolarizzazione
Procedura
20/40 minuti, in anestesia locale o con sedazione, day hospital
Complicanze
scarse (infezioni, ritardi di guarigione)
Dolore post operatorio

scarso se si utilizzano farmaci antidolorifici comuni

Recupero
2/4 settimane

Piccole labbra troppo grandi ridotte senza incisioni

Indicazione
piccole labbra troppo grandi (ma non troppo)
Tecnica

riduzione ottica per aumento delle grandi labbra con lipofilling o acido ialuronico

Procedura
10/20 minuti, anestesia locale, ambulatoriale
Dolore
scarsissimo
Recupero
0-2 giorni

Labioplastica secondaria: risultati da correggere

La correzione delle anomalie delle piccole labbra rappresenta numericamente la procedura più effettuate in ginecoplastica. I difetti possono essere classificati in:
a- Anomalie per eccesso (ipertrofia delle piccole labbra)
b- Anomalie per difetto (eccessiva riduzione delle piccole labbra)
a- Le piccole labbra troppo sviluppate posso essere simmetriche o asimmetriche (ovvero un labbro è più grande dell’altro); possono essere associate ad eccesso del prepuzio clitorideo o a vera eccessiva esposizione del clitoride per volume importante. Talvolta l’ipertrofia delle piccole labbra è resa più evidente da grandi labbra poco sviluppate che causano una protrusione ottica.
Le metodiche di riduzione: sono molte il chirurgo esperto ha nelle sue mani la possibilità di scegliere la tecnica meno invasiva e più rispettosa dell’anatomia. Nel piccolo labbro decorre infatti un fascio vascolo nervoso che innerva e apporta nutrimento alle piccole labbra. Il rispetto anatomico di questa struttura punto cardine per ottenere un risultato esteticamente che funzionalmente corretto. Per quanto possibile si deve evitare la riduzione diretta della cresta del piccolo labbro proprio perché la maggior parte delle terminazioni nervose è collocata qui.
Il senso artistico: È importante che il chirurgo abbia uno spiccato senso dell’armonia di insieme. Le piccole labbra vanno valutate nel contesto e non isolatamente. Le grandi labbra per esempio rappresentano la cornice in cui le piccole labbra si inseriscono, la adiposità del pube dell’interno delle cosce deve essere tenuto parimenti in considerazione.
I desideri delle pazienti: devono essere ascoltati, Discussi E per quanto possibile esauditi. Esposizione, forma, colore devono essere discussi davanti all’immagine della vulva fotografata ed esposta sullo schermo. Talvolta I desideri non possono essere esauditi ed è bene arrivare a concordare il possibile risultato piuttosto che disattendere le aspettative.
Il disegno: amo disegnare e trovo che mostrare la tecnica, Le linee di incisione e riduzione, le possibili modifiche delle grandi labbra sia un grande aiuto per comprendere quello che faccio. La procedura: nella maggior parte dei casi la procedura si effettua in anestesia locale con sedazione, Ovvero non necessita di anestesia generale. L’intervento dura a seconda dei casi da 30 minuti a un’ora e mezza E prevede il ricovero in day hospital.

Riduzione non chirurgica delle piccole labbra

La riduzione non chirurgica delle piccole labbra che presentai per la prima volta nel 2012 al Congresso della Società Francese di Chirurgia Plastica (Optical Non Surgical Labial Reduction) consiste nell’aumento delle grandi labbra tanto da determinare una riduzione ottica della protrusione delle piccole. La tecnica è ideale nei casi di piccole labbra modestamente ipertrofiche e grandi labbra particolarmente svuotate. Il grande vantaggio è che non vi è incisione delle piccole labbra. L’evoluzione della metodica ha portato a migliorare la tecnica tanto da arrivare all’appiattimento del piccolo labbro mediante impianto di tessuto adiposo nella base del piccolo labbro medesimo.

Labioplastica secondaria: risultati da correggere

Non tutte le ciambelle escono col buco. In alcuni casi una complicanza inattesa o una procedura mal progettata o mal eseguita può determinare l’insorgenza di un risultato non favorevole. Le complicanze possono essere date da un problema di 1) dimensione, 2) forma, 3) colore, 4) sensibilità. 1) Problematiche di dimensione. Il piccolo labbro può essere stato troppo poco ridotto o eccessivamente ridotto. La correzione del labbro troppo poco ridotto è infinitamente più semplice della correzione di un labbro amputato. La riduzione secondaria, sebbene più difficile della riduzione primaria, tuttavia porta a ottimi risultati. La correzione di un piccolo labbro eccessivamente ridotto è molto più complessa e si poggia sull’utilizzo dei residui labiali e prepuziali. Ottimi risultati si ottengono mediante la ricostruzione totale di piccolo labbro mediante tecnica associata di lembo e innesto. Purtroppo detta tecnica oltre a essere complessa è gravata da un lungo periodo postoperatorio tuttavia è in grado di ridare un volume e una forma anche sostanziosi a delle piccole labbra amputate. In alcuni casi l’aumento dei residui labiali con acido ialuronico porta a buon risultato mitigando la gravità dell’escissione. 2) Difetti di forma. I difetti di forma sono in genere attribuibili a escissione delle piccole labbra senza considerare l’armonia della vulva, per esempio la riduzione delle piccole labbra in assenza che non considera la continuità con il prepuzio clitorideo porta quasi sempre all’esaltazione del volume del clitoride medesimo con comparsa di una falsa ipertrofia. La correzione secondaria consiste nell’armonizzare i vari elementi vulvari con correzioni spesso minime che portano però ad un risultato ampiamente soddisfacente. 3) Difetti di colorazione. La natura dona quasi sempre uniformità di colore, anche nei casi di ipercromia questa è armonica. Per esempio coinvolge il piccolo labbro dal basso verso l’alto per uno spessore ben preciso e si interrompe in un modo altrettanto uniforme. Alcune procedure di riduzione delle piccole labbra soprattutto escissioni a cuneo in carnagioni olivastre possono portare a innaturali e violenti accostamenti cromatici. Ogni caso deve essere valutato nel suo dettaglio e complessità al fine di trovare la correzione più idonea atta a depigmentare o spostare la pigmentazione. 4) Difetti di sensibilità. Può accadere che a seguito di un intervento di labioplastica si abbia una riduzione di sensibilità o un’alterazione della medesima. Questo può succedere se non è stato rispettato il fascio vasculonervoso o è intervenuto un processo cicatriziale anomalo che ha determinato l’intrappolamento delle strutture nervose. Il massaggio e il tempo aiutano a mitigare la condizione di disagio. Spesso si rivela estremamente utile l’utilizzo di tessuto adiposo (lipofilling) in quanto in grado di apportare cellularità rigenerativa sui tessuti danneggiati e intercorsi tra le fibre nervose intrappolate e una cute spesso sottile.

Pre e Post

Prima
Dopo
Prima
Dopo
Prima
Dopo
Prima
Dopo
Torna in alto