High Tech per l’estetica

Radiofrequenza, laser Co2, carbossiterapia, acido jaluronico sono le soluzioni high tech a basso impatto per migliorare l’estetica vulvare

Laser a CO2

Indicazione

secchezza, incontinenza, lassità, dolore

Procedura

20 minuti

Complicanze

rare

Dolore post operatorio

no

Recupero

immediato

Radiofrequenza

Indicazione

lassità

Procedura

20 minuti

dolore post operatorio

no

complicanze

rare

recupero

immediato

Carbossiterapia

Indicazione

secchezza

Procedura

20 minuti

Complicanze

rare

Dolore post operatorio

no

Recupero

immediato

Acido ialuronico

Indicazione

invecchiamento, scarsi volumi, secchezza

Procedura

20 minuti

dolore post operatorio

no

complicanze

rare

recupero

immediato

Il Laser CO2

I normali processi biologici come il parto, disfunzioni ormonali correlate all’invecchiamento e variazioni di peso possono creare danni al collagene tissutale alterando il tono e spessore della mucosa nella parete vaginale ed indebolendo i muscoli del pavimento pelvico che tra tutte le funzioni, hanno anche quella di sostegno degli organi pelvici. Questi cambiamenti anatomici portano spesso a sintomi che incidono negativamente sulla qualità della vita delle donne impedendo di svolgere una vita normale.

Secchezza vaginale ed infezioni:

sono problemi frequenti nel periodo pre e post menopausa e spesso sono collegati all’ipotrofia o all’atrofia dei tessuti come la mucosa vaginale e dell’introito della vagina, che è l’area dove spesso si manifesta il sintomo doloroso anche durante l’attività sessuale. Il trattamento con laser CO2 stimola la mucosa vaginale, migliorandone la lubrificazione e normalizzandone il pH, riducendo così il fastidioso corollario di sintomi tipici della GSM ( Sindrome Genito-Urinaria della Menopausa) come il bruciore, la secchezza, il prurito, il dolore. La mucosa, in qualche modo riparata nelle sue funzioni ed aspetto, risulta meno esposta alle infezioni e microabrasioni ricorrenti, tipiche di una mucoso atrofica.

Incontinenza urinaria da stress (IUS):

è una forma di incontinenza urinaria nella quale la perdita involontaria di urina si realizza in seguito alla pressione intraddominale. E’ un sintomo comune nelle donne che hanno avuto più figli per via vaginale perché le normali funzioni vescicali sono controllate dalla vescica stessa, dagli sfinteri e dai muscoli del pavimento pelvico. Il normale processo dell’invecchiamento porta all’ipotrofia e all’ indebolimento dei tessuti , compresi la mucosa e i muscoli del pavimento pelvico, quando tutto questo è associato al parto per via naturale possono verificarsi perdite di urina involontarie come dopo uno starnuto o un colpo di tosse, o semplicemente sollevando pesi. Il trattamento con il laser CO2 genera una microablazione puntiforme associata ad un buon effetto termico che stimola la formazione di nuovo collagene e contrae le fibre elastiche; questo comporta un piccolo aumento dello spessore delle pareti vaginali fornendo un nuovo supporto dell’uretra che è adiacente alla parete anteriore della vagina. Il risultato di tale trattamento è la riduzione più o meno stabile nel tempo dei sintomi di IUS leggera.

Tightening vaginale:

è una condizione in cui la vagina e le strutture pelviche possono aver perso la loro tonicità e resistenza e quindi aver subìto un vero e proprio rilassamento, causando insoddisfazione durante il rapporto sessuale. Il trattamento con laser CO2, agendo direttamente sulla mucosa delle pareti vaginali, migliora la sensibilità del tessuto e attraverso la rigenerazione del collagene ne irrobustisce le pareti: il risultato è un miglioramento della gratificazione sessuale.

Come avviene una seduta di laser CO2 vaginale

Il trattamento è ambulatoriale e dura qualche minuto, molto ben tollerato dalle pazienti. L’energia del laser viene generata attraverso una lente olografica che crea 81 microcanali in una griglia da 9×9. Tali colonne penetrano in profondità nella sottomucosa, mantenendo intatto il tessuto circostante e permettendone una guarigione più veloce. Il trattamento viene eseguito utilizzando una sonda monouso inserita in vagina che ruota di 360°, coprendo l’intera parete vaginale e garantendo sicurezza ed igiene. Due settimane dopo il trattamento, Il processo micro-ablativo stimola la formazione di nuovo collagene, rigenerando completamente la parete vaginale. E’ consigliato astenersi dall’attività sessuale per circa una settimana ma si può ritornare alle altre normali attività quotidiane immediatamente.

La carbossiterapia

La Carbossiterapia è una metodica che consiste nella somministrazione sottocutanea, previa disinfezione della pelle, tramite aghi sottilissimi (30 G), di anidride carbonica medicale. A tale scopo viene impiegata una apparecchiatura la cui sicurezza è certificata dal Ministero della Salute; il sistema di infusione e gli aghi sono monouso e il gas medicale è sterile. Anche se non richiede alcun tipo di anestesia ed è poco invasivo il trattamento deve essere sempre eseguito da un medico. Il trattamento è sicuro, non presenta alcun tipo di tossicità (la CO₂ è normalmente prodotta durante la respirazione, il gas è quello usato negli interventi chirurgici eseguiti con metodica laparoscopica) e sono da segnalare solo fugaci effetti collaterali. In particolare, l’utilizzo di un ago, sia pure molto sottile, rende possibile il verificarsi di ecchimosi nella sede dell’iniezione. In ogni caso tale evenienza è molto rara (5% dei trattamenti eseguiti) e le ecchimosi scompaiono in pochi giorni senza lasciare alcun segno. Nelle zone di infusione del gas, è possibile avvertire con le dita un senso di crepitio al di sotto della cute (effetto “neve fresca”) che scompare dopo i primi minuti del trattamento. Con l’utilizzo di apparecchiature certificate non vi è, assolutamente, alcun rischio di embolia neanche se, accidentalmente, si incannula e si inietta la CO2 direttamente in un vaso sanguigno. La Co₂ viene smaltita in maniera del tutto naturale ed in poco tempo alla fine del trattamento.

indicazioni

L’insufflazione di CO2 in area vulvare sfrutta l’effetto Bhor attraverso il quale si induce un’iperossigenazione del tessuto che migliora il trofismo di tutta l’area e effetto delicato di distensione tissutale sui recettori per la distensione meccanica che si traduce in stimolo sulla produzione di nuovo collagene.
Indicazioni:
• Ipotrofia Cutanea Vulvare ( aspetto invecchiato delle grandi labbra)
• Ipotrofia mucosa vulvo-vaginale ( secchezza, prurito, fastidio vulvo-vaginale)

trattamento

L’insufflazione di CO2 in area vulvare sfrutta l’effetto Bhor attraverso il quale si induce un’iperossigenazione del tessuto che migliora il trofismo di tutta l’area e effetto delicato di distensione tissutale sui recettori per la distensione meccanica che si traduce in stimolo sulla produzione di nuovo collagene.
Indicazioni:
• Ipotrofia Cutanea Vulvare ( aspetto invecchiato delle grandi labbra)
• Ipotrofia mucosa vulvo-vaginale ( secchezza, prurito, fastidio vulvo-vaginale)

effetti collaterali

E’ possibile la comparsa di piccole ecchimosi (lividini) nell’area dell’iniezione a spontanea risoluzione.  

Controindicazioni al trattamento

La carbossiterapia non viene comunque utilizzata in generale, non solo nell’area vulvare e salvo casi eccezionali, in presenza di: Insufficienza respiratoria grave, Insufficienza renale grave, Insufficienza cardiaca grave, Terapia con acetazolamide, diclofenamide o altri inibitori dell’anidrasi carbonica, Anemia gravi. Insufficienza epatica grave, Ipertensione arteriosa grave, Pregresso ictus cerebrale, Tachiaritmie cardiache, Trombosi arteriose, Tromboflebiti, Flebotrombosi, Embolie, Gangrena gassosa, Gravidanza.

la radiofrequenza

La tecnica è basata sulla radiofrequenza quadripolare dinamica Il suo obiettivo è quello risolvere molti problemi ginecologici sia Estetici che Funzionali, stimolando una risposta rigenerativa dei tessuti dove serve.

Come agisce

Quando la RDF quadripolare dinamica raggiunge i tessuti, il riscaldamento selettivo prodotto, induce ad una serie di reazioni benefiche:
• migliora il microcircolo a livello dei tessuti
• aumenta l’idratazione della delicata mucosa, riducendo l’ atrofia vulvovaginale comune a quasi tutte le donne in menopausa e responsabile di secchezza, bruciore, prurito e dispareunia (dolore durante i rapporti)
• stimola la produzione naturale di collagene, sostanza fondamentale che ha tra le varie funzioni, anche quella di regolare la quantità di acqua presente nella cute, restituendo elasticità e compattezza all’area vulvare e al canale vaginale
• riduce il dolore vulvare e vestibolare, migliorando la qualità di vita
• contrasta l’ incontinenza urinaria da sforzo di lieve entità
• migliora il trofismo dei tessuti, cioè l’ossigenazione e il nutrimento a livello locale, con ripercussioni positive sia estetiche sia funzionali nell’area trattata
• esercita un effetto lifting, rendendo i tessuti più turgidi ed elastici, donando un aspetto più giovane a livello vulvare e una sensazione di maggior tono a livello introitale.

Una seduta tipo

Prima di iniziare un ciclo di trattamento, è necessaria un’accurata visita ginecologica, finalizzata anche a escludere che i disturbi ginecologici non abbiano un’origine “patologica” (per esempio una vaginite o una cistite in fase acuta). Una volta escluse le cause specifiche che richiedono cure farmacologiche o altre terapie idonee, il medico stabilisce il protocollo. La seduta consiste in: • a livello vulvare – l’applicazione di un sottile strato di gel e l’utilizzo di un manipolo che viene passato delicatamente con movimenti rotatori su tutta l’area delle grandi labbra, per soli 10 minuti. • A livello vaginale – nell’introduzione in vagina di un manipolo ergonomico in materiale biocompatibile, che veicola le onde elettromagnetiche. Il tutto dura non più di 20 minuti. Alcune volte non sono necessarie entrambi i trattamenti, dipende dal caso e dall’indicazione al trattamento. Il trattamento con radiofrequenza quadripolare dinamica è molto piacevole, la sensazione è di leggero calore, che non diventa mai eccessivo in quanto l’apparecchiatura è munita di rilevatore di temperatura e sensore di movimento. Il trattamento non dà effetti collaterali: non lascia strascichi di alcun tipo, tant’è vero che il protocollo non prevede tempi di recupero. Dopo il trattamento è possibile riprendere tutte le normali attività quotidiane e ritornare immediatamente alla propria vita sessuale: il tessuto trattato è totalmente indenne, non presenta cioè esiti da trauma.
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